Australia 1939. Dall’Inghilterra giunge l'ereditiera Lady Sarah Ashley, nobildonna dal matrimonio infelice che approda nel continente in cerca del proprio marito da riportare a casa. Ma una volta arrivata, in un mondo agli antipodi del suo, selvaggio ed indomito, la donna si ritrovi suo malgrado a vivere un'avventura imprevista. Improvvisamente senza marito e con una mandria di 1500 capi di bestiame da vendere per salvare la sua proprietà, Lady Ashley dovrà combattere contro il barone del bestiame King Carney ed un acerrimo nemico interessato ad impossessarsi della sua proprietà. Ad aiutarla un magico bambino meticcio ed uno scontroso e rude Mandriano, attraverso i quali imparerà ad amare.
Con due anni di lavoro alle spalle ed oltre 140 milioni di dollari spesi, Australia è un capolavoro cinematografico. Epico e colossale, Luhrmann ha voluto portare sullo schermo uno spaccato di storia, intrecciato ai temi dell'amore romantico, materno, dell'avventura e dell'onore.
In uno scenario da sogno, Australia prende vita minuto dopo minuto. A far da padroni Nicole Kidman e Hugh Jackman.
Ma tutto questo purtroppo non è bastato a rendere avvincente un film dal quale ci si aspettava di più. La pellicola non convince, e se si puntava alle emozioni dello spettatore purtroppo il bersaglio è stato mancato.
Troppe storie intrecciate che alla fine non si legano armoniosamente e tecnicamente, la postproduzione ha fatto perdere la magia, forse l'unica nota "selvaggia" che poteva tenere vivo il lavoro.
Un vero peccato considerando mezzi e risorse impiegate per quello che forse voleva essere il film successore de " La mia Africa"
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